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Baie di Carico: guida alla progettazione

Pubblicato il 28 Maggio 2020

Le baie di carico svolgono un compito di fondamentale importanza per l’organizzazione delle attività logistiche di un’azienda.

La progettazione di baie e punti di carico richiede una serie di accortezze per far sì che tutto funzioni senza rallentamenti o danni a merci, mezzi e strutture.

Capiamo quali sono le analisi preliminari che deve svolgere un’azienda prima di procedere alla costruzione delle baie di carico all’interno del proprio parco aziendale, qual è il numero ideale e quali sono le tipologie che si adattano meglio alle singole esigenze.

Informazioni preliminari per la progettazione delle baie di carico

Quali sono le accortezze da valutare per la progettazione di diversi punti di carico? Ecco la check list:

  • Qual è la dimensione dei camion che verranno accolti dalle baie di carico? Un mezzo di grossa portata necessiterà di un’ampia area di avvicinamento e di conseguenza di uno spiazzo da sacrificare alle manovre. Avere a disposizione queste aree e organizzarle al meglio permette di risparmiare tempo ed evitare errori e possibili danni.
  • Anche la pendenza del terreno rientra tra le considerazioni preliminari. Il terreno che accoglierà le baie di carico dovrà avere la minor pendenza possibile per evitare di incorrere in spiacevoli incidenti.
  • La resa produttiva degli spazi permetterà di capire quali baie saranno da utilizzare per il carico delle merci e quali per lo scarico. La soluzione economicamente più adeguata è quella che abbina alla stessa area sia il ricevimento che la spedizione, ottimizzando il lavoro dei mezzi e del personale.
  • Le merci necessitano di un controllo degli sbalzi termici? E’ da tenere in considerazione che questi varchi saranno aperti e chiusi continuamente, impattando sulle condizioni climatiche del magazzino.
  • Pensare al futuro e agli spazi a disposizione permetterà di avere meno intralci possibili qualora si volesse pensare allo sviluppo dell’area e la conseguente aggiunta di baie di carico.

Il numero delle baie di carico

Per capire qual è il numero ideale di baie di carico da installare, bisogna fare riferimento alla posizione in cui si trovano gli accessi. Questo permetterà di studiare come avverrà il flusso delle merci, stabilire il tempo necessario per trasferire i carichi e il numero di mezzi che si potranno accogliere nello stesso momento.

Anche il monitoraggio delle tempistiche di arrivo e uscita degli autocarri permetterà di evitare i cosiddetti colli di bottiglia nelle ore di punta (che includono costi aggiuntivi).

Capire e analizzare con precisione questi fattori faranno sì che si individui il numero esatto di baie di carico da installare; è però importante prevedere anche uno sviluppo futuro.

Qualora si volesse ampliare la banchina e l’area di carico e scarico delle merci, bisognerà progettare delle baie costruite con pannelli facilmente rimovibili, così da ottenere una facilitazione nel caso si volessero inserire dei nuovi punti di carico.

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Tipologie di punti di carico

In base a come avviene l’avvicinamento alla baia di carico, possiamo identificare diverse tipologie di approcci.

I punti per baie di carico sviluppati da Campisa:

  • Punti di carico in banchina, casistica che prevede l’avvicinamento del mezzo alla banchina dello stabile.
  • Punti di carico con banchina in carpenteria, simile a quello precedente ma in questo caso la banchina è realizzata in acciaio e posta all’esterno di un’apertura.
  • Punti di carico fuori banchina, cioè una baia di carico completa ed esterna allo stabile che evita i dispendiosi lavori di posa.
  • Punti di carico isotermici, cioè baie ideate per annullare gli sbalzi termici in fase di apertura del vano e che permettono l’ottimizzazione delle spese energetiche.
  • Punti di carico per furgoni, soluzioni pensate per i veicoli leggeri furgonati e per veicoli commerciali leggeri.